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Approfondimento dei Cugini Del Terribile alla STORIA DI ATARI – Il regno di NOLAN BUSHNELL

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Il 23 marzo 2016 pubblicavo sulla piattaforma Spreaker IL REGNO DI NOLAN BUSHNELL, il primo di 4 podcast dedicati alla storia di Atari e le sue differenti presidenze.
Per noi Cugini Del Terribile, ovvero il tandem composto da me medesimo e il cuggino acquisito ( e non di sangue ) Emiliano Buttarelli, non era altro che una registrazione scacciapensieri con la quale sfogare la nostra voglia di fare il punto sulla controversa narrazione della casa di Sunnyvale, e tentare di farci un minimo di reputazione dopo esserci avventurati nel nuovo media podcast da appena un paio di mesi; per Gianluca Santilio, invece, era una distrazione dopo aver già fatto una sacco di podcast da solo o con i regaz del Calavera Cafè.
Questo primo episodio divenne una via di mezzo fra un sentito omaggio spesso calligrafico alla mitologia di Nolan Bushnell ( quella forse troppo spesso promossa sulle prime pagine dei giornali scandalistici ), e un serio recupero delle informazioni al tempo disponibili.
Un’epoca, quel lontano 2016, in qui il libro “Atari: Business is Fun” di Goldberg/Vendel pubblicato quattro anni prima aveva ormai affermato il suo status di pietra angolare su cui basare la conservazione della storia di Atari, scalzando brutalmente quel saggio scandalistico che è “ZAP! Rise and Fall Of Atari” di Scott Cohen.

Per noi tre, raccontare di quella prima, luminosa presidenza fu come vivere un film d’avventura di 30 anni prima: il protagonista, Nolan Bushnell, ha già un nome che richiama alla mente un capitano pirata durante la guerra di successione spagnola nel XVIII secolo; il suo spirito, le sue vicende e avventure ripercorrono la trama di un film Hollywoodiano con protagonista Steve McQueen; e le astuzie, le trappole evitate, il condurre gli affari sul filo della truffa danno alla sua storia un certo respiro da heist movie, ma, notoriamente, lungo la strada di Atari c’è anche molto altro.
Nolan, nel percorrerla alza il ritmo della produzione aziendale al massimo e la profondità e l’umanità del personaggio ci viene trasmessa anche dalle sue enormi ambizioni ( anche internazionali ) che non sempre riescono a trovare una finalizzazione, ma intanto, intorno a lui succede la qualsiasi.
Per qualcuno ( i fan di Nintendo, sicuramente ) la sua storia potrà sembrare, al minimo dell’organizzazione, perfino troppo fortunata per l’azzardo che l’ha sempre spinta avanti.
Per molti, più che il periodo di rinascita capeggiato dal NES e persino del flop epocale dei videogiochi americani nel 1983, l’abbandono del settore da parte di Bushnell segna il momento definitivo in cui muore l’epoca d’oro dei manager pionieri, quelli delle idee rubate di soppiatto e delle iniziative azzardate scommettendo sempre e rilanciando su qualcosa di migliore che arriverà dopo.
Con l’uscita di Bushnell dal mondo dei videogiochi nasce il mercato moderno, quello manovrato dalle grandi corporazioni, quello gestito dai colletti bianchi spesso totalmente inadeguati a ricoprire il ruolo che gli viene impropriamente affidato.
La presidenza Bushnell è, insomma, contemporaneamente un’avventura, un sogno e un azzardo dei suoi tempi. È anche, straordinariamente ad oggi, una delle gestioni più visionarie di sempre.
I Cugini del Terribile e il Signor Santilio l’hanno celebrata per voi.
Godetevela. Voilà


Simone Guidi

Uomo di mare, scribacchino, padre. Arrivo su un cargo battente bandiera liberiana e mi installo nella cultura pop anni 80/90. Atariano della prima ora, tutte le notti guardo le stelle e aspetto che arrivino gli UFO.