DEUS EX MACHINA e la pazza storia di AUTOMATA UK
O di come due pazzi scriteriati sfondarono nel mondo dei videogiochi e poi fallirono per eccesso di fiducia in DEUS EX MACHINA
Episodi a base di un monologo monotematico. Il sottoscritto vi svela quanto è profonda la tana del bianconiglio del retrogaming
O di come due pazzi scriteriati sfondarono nel mondo dei videogiochi e poi fallirono per eccesso di fiducia in DEUS EX MACHINA
Inizia che vuoi una monetina per giocare, finisce che lavori per Atari. Ecco come Franz Xaver Lanzinger ha fatto Crystal Castles
A voi il sogno proibito degli archeologi videoludici: capire che B.C. Quest For Tires è il bisnonno di Temple Run
Strappo il cuore dal petto di Atariteca per festeggiare il ritorno del professor Jones al cinema e uno dei suoi migliori cloni videoludici
Quando ero piccolo tutti mi scherzavano perché non sapevo le origini di Boulder Dash, ora sono grande e ci ho fatto un podcast sopra
Per la quarta volta nel giro di 2 anni vi parlo bene di un gioco di LucasFilm Games. Di questo passo Disney mi assumerà a tempo indeterminato
In un mondo bello, al posto di Nintendo avremmo avuto Atari e al posto di Bill Gates un figlio di Jack Tramiel che guarda tutti con tracotanza
Dove l’Omone vi parla di un videogioco modesto che nelle intenzioni di Eugene Jarvis si accontentava di fare record di incassi, incetta di premi, e storia dei videogiochi.
Dove l’Omone invade Raccoon City e vi racconta come il videogioco di Resident Evil abbia preso la piega giusta
Ci ha lasciati Archer Maclean, programmatore di videogiochi indimenticabili che non potevano girare su piattaforme così diverse. Svisceriamo insieme il suo primissimo gioco: DROPZONE
Ricordiamo insieme Douglas E. Smith: programmatore dell’alba, creatore di Lode Runner, e uno dei campioni del videogiocare dei giusti
L’imbarazzo di parlare di Mr.Do! sapendo che nessuno si è accorto di quando ha salvato l’industria dei videogiochi arcade
Facciamo un salto indietro nel 1993 per riscoprire un gioco di David Braben più umile e meno sborone dell’ultimo che ha fatto
Un videogioco che la dice lunga sullo status della violazione dei diritti d’autore nell’era della salvaguardia dei diritti d’autore
Ho per voi uno scoop incredibile! Vi faccio ascoltare di quando Atari sponsorizzò una band opinabile: i Sigue Sigue Sputnik
In cui l’Omone va indietro nel tempo a quando ogni PC aveva il suo Alley Cat e torna con la fazza deformata tipo come nel video di Black Hole Sun
Mark Cerny si sveglia in ritardo, pesca dall’armadio una camicia a caso, ma prima di presentare la PS4, grida: « Cristo! Sono quello che ha fatto MARBLE MADNESS!»
Un podcast registrato nel 2022 per un videogioco del 1984. Forse questo genere di cose vi annoiano, ma ai vostri nonni piacerà
Guardiamo da vicino il momento in cui Lucasfilm Games si è quasi rotta e tutti hanno detto BRAVO a Ron Gilbert per averla salvata
Un podcast da ascoltare con il volume al massimo. Nel 1983, l’arcade dei Journey era l’hype dell’anno. Nel 2022, l’hype è da tutt’altra parte.
Atari Club Med ci dà lezioni di marketing applicato e ci insegna che non solo si può avere paura del futuro: SI DEVE.
Quando i Wachowski si fecero dare un sacco di soldi per non sfondare il botteghino, deludere un po’ tutti, ma rivoluzionare il crossmediale
Veloce come Sonic, colorato come Mario: come SuperFrog divenne il videogioco più coraggioso e maltrattato nella storia di Amiga
Dove ritroviamo un signore che ha capito che per omaggiare bene gli anni novanta bisogna programmare la Playstion e sbattersi
Ghostbusters The Video Game: con quell’atteggiamento, quell’ironia e quei protagonisti lì, ti perdono tutto perché hai fatto tutto giusto
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