HARDWARE MEMORIES con ospite il vostro Omone

Reading Time: 2 minutes

hardware memories

 

Prologo autobiografico: ho 12 anni e ho il morbo di Schlatter. Sono un ragazzino molto vivace e passo le mie giornate correndo dietro a un pallone insieme a decine di altri ragazzini nel campetto vicino casa.
Quando non corro dietro a un pallone, corro dietro a qualcuno che si è nascosto meglio di quanto credessi, oppure corro per non farmi prendere dal bullo delle medie che vuole la mia merenda o i soldi che mia madre mi ha dato per comprarla, oppure corro via dal contadino al quale cerco sempre di rubare le fragole o qualsiasi altro frutto che il suo campo mi dia l’opportunità di fregare.
In pratica corro sempre, ogni giorno, in ogni situazione possibile e immaginabile. Poi succede che le ginocchia cominciano a gonfiarsi e arrossarsi e mi spiegano che un dottore svizzero ha detto che i ragazzini come me non devono più correre perché è male, molto male.
Nel mio piccolo mondo antico, però, corrono tutti e io, chiaramente, voglio continuare a farlo.
Provaci tu a tenere fermo un ragazzino di dodici anni che ha sempre le ginocchia sbucciate, riesce sempre a trovare il modo di farsi male nella maniera più assurda, ha sempre voglia di fare casino come tutti quelli della sua età.
Ecco quindi che mia madre ha l’ideona ( perché a casa mia le idee, per quanto malsane fossero, le aveva sempre mia madre. Mio padre voleva solo cacciare i soldi ed essere lasciato in pace ): «Compriamo al ragazzino uno di quei cosi che servono per far giocare i videogiochi così si lobotomizza da solo e vedrai dopo gli passa la voglia di correre perché non si schioda più dal salotto!»
Così, i miei genitori escono di casa e vanno a comprare “il  videogioco“, e quando tornano a casa mi portano un Atari 800XL che sinceramente non c’entra un cazzo con “il videogioco” che volevo io ma che poi mi fa divertire un casino e affezionare in maniera morbosa alla dimensione videoludica.
I videogiochi, insomma, sono legati a una delle esperienze più traumatiche della mia infanzia; grazie Dott.Schlatter, e grazie anche a lei, Dott.Osgood, che scopro solo adesso essere uno dei padri della ricerca su questa strana malattia delle ginocchia.
Ma poi, chi è veramente Schlatter? Chi è veramente Osgood? Diciamo che potrebbero essere dei pazzi sadici che si divertono a scoprire delle strane malattie, e me li immagino lì che facevano esperimenti di terrore sui giovani ragazzini così come sui ratti e le scimmiette. Torturavano i figli degli altri costringendoli a stare fermi per vedere se impazzivano o no.
Un grazie a Massimo Belardi e al suo Podcast HARDWARE MEMORIES per avermi fatto tornare in mente tutte queste belle cose.
Ascoltate la puntata che trovate in testata. Ci risentiamo alla prossima di Atariteca.


Simone Guidi

Uomo di mare, scribacchino, padre. Arrivo su un cargo battente bandiera liberiana e mi installo nella cultura pop anni 80/90. Atariano della prima ora, tutte le notti guardo le stelle e aspetto che arrivino gli UFO.

Connettiti con l'autore

Il Blister di Retrogaming

Support Atariteca Podcast

Categorie