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CANTINARI forever – Il lato oscuro della sala giochi #2

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Ciao ataritecari, state per ascoltare un’altra puntata della serie Underground Arcade – Il Lato Oscuro Della Sala Giochi. Esatto. Condivido nuovamente il microfono con Fabio Zedd Cavallo: attore, scrittore e regista che è già stato ospite qui in Atariteca nella puntata numero 130 lo scorso anno, una delle voci più autorevoli nell’ambito degli appassionati arcade italiani insieme ad Vernimark, Antonio Nati e Alessandro Bolgia.
Per chi ne avesse sentito parlare solo adesso, Zedd è un esperto per tutto ciò che riguarda l’intrattenimento a gettoni negli anni 70-80-90. Ne sa a pacchi di schede taroccate, commercio clandestino di tecnologia, copyright infringement negli anni 70/80, a pratiche illegali ampiamente tollerate in quel far west commerciale che era l’Italia in quegli anni lì. Tutte cose che adesso come adesso ingolosirebbero un qualsiasi agente dell’FBI in un qualsiasi serial Hollywoodiano ma che nella realtà fregano meno di zero alla nostra agenzia delle entrate, incapace di distinguere un arcade da un videopoker e i cantinari da un posacenere.
Anche stavolta è stata una chiacchierata interessantissima, e personalmente in Zedd ammiro la capacità di mantenere un tono mite e compassato anche quando racconta del fenomeno tutto italiano dei cantinari e delle sue visite a vere e proprie farm dedite alla clonazione in serie di schede elettroniche.
Come in ogni puntata ringrazio tutti coloro che stanno già sostenendo Atariteca Podcast con un contributo attivo su Ko-fi, e vi ricordo che Atariteca è parte del Vintage People Network. Un network che si appresta ad ampliare la propria offerta ospitando anche un podcast dedicato alle materie scientifiche: Spritz & Scienza. Maggiori informazioni arriveranno successivamente e in ogni caso, tutti i link sono in descrizione.
Detto questo vi lascio alla mia chiacchierata con Fabio Zedd Cavallo. Fatemi sapere poi nei commenti di Spotify, Spreaker o Apple podcast ( ma c’è ancora qualcuno che ascolta podcast su Apple podcast?) cosa ne pensate, se vi è piaciuta, impressioni, feedback, sul gruppo telegram, sul sito di Atariteca. Tutto mi aiuta a migliorare, a crescere, a riuscire a capire come offrirvi un servizio migliore, perché alla fine si tratta di questo, no? Dare qualcosa a qualcuno. DARVI qualcosa che vi piaccia prendere, che vi faccia stare bene. E se Atariteca riesce nell’intento anche solo un pochettino, io sono un uomo soddisfatto.
Buon Ascolto.

cantinari


Simone Guidi

Uomo di mare, scribacchino, padre. Arrivo su un cargo battente bandiera liberiana e mi installo nella cultura pop anni 80/90. Atariano della prima ora, tutte le notti guardo le stelle e aspetto che arrivino gli UFO.