Atari 2600+ : che senso ha comprarla

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atari 2600+

 

Da quando ho cominciato a fare podcast qui su Atariteca, ho prodotto circa 150 podcast e forse altrettanti articoli correlati, il che rende la seguente affermazione ancora più difficile da credere: quando si tratta di Atari e di videogiochi vecchi di quei tempi là, io sono il vostro vero padre.
Scusate. Il mio cervello non mi permette di rinunciare a stupide citazioni strettamente collegate alla mia gioventù con George Lucas. Anche se è vero che siete tutti miei figli (nel senso che vi ho lasciato un segno dentro con questa roba), non è quello che volevo dire in realtà.
Il punto è che, nonostante tutto il mio lavoro di divulgazione scritto e parlato, non ho mai considerato veramente la possibilità di comprarmi una retroconsole.
Adesso vi sento già urlare: «Ma perché, papà? Perché?»
Smettetela! Ripeto, in realtà non sono vostro padre!
Tuttavia, potrebbe esserci una piccola risposta alla vostra domanda. E sì, in una certa misura la colpa è dell’età e del tempismo.
Quando ero giovIne, quelle che ritrovo adesso in formato “retroconsole” erano gingilli di gran moda, e mi sono molto affezionato ad essi nella loro forma originale. Ecco perché adesso, rivedendoli così riproposti con plastiche dozzinali, taglie ridotte e giochi preinstallati, mi si riempie il cuore di tristezza.
L’Atari 2600+ però, è una bella notizia. Una notizia talmente bella che mi verrebbe voglia di farci sesso. Ha qualcosa in più rispetto alle altre sue colleghe. Può farmi giocare con le cartucce originali che ho gelosamente conservato e collezionato fino ad ora.
Come mossa commerciale ha perfettamente senso visto che Atari ha ricominciato a produrre videogiociochi in cartuccia da almeno un paio d’anni, e una retroconsole proprietaria che li possa eseguire pare il logico passo successivo (fuck you ATgames).
La filosofia di Atari 2600+ sarà quindi la stessa di un classicissimo lettore vinile, dove i dischi saranno le vecchie e nuove cartucce, e i mercatini dell’usato i nuovi store scontatissimi dove acquistarle.
Anche questa è una bella notizia. Talmente più bella che mi verrebbe voglia di tradire la notizia di prima, fare sesso con lei e farci tante piccole notizine.
Costerà solo 120€, il che la renderà in linea col prezzo di tutte le altre retroconsole e, cosa molto gustosa per uno smanettone come me, il sistema includerà anche 256 MB di RAM e 256 MB di spazio di archiviazione, sufficienti per aprire la possibilità che il dispositivo possa essere hackerabile e utilizzabile per eseguire altri tipi di giochi.
La apprezzo? Sí. La apprezzo tantissimo? Meh.

Resto in attesa di verificare la compatibilità completa con tutto il parco cartucce disponibile ( comprese le produzioni di AtariAge e le Multicard), e se qualcosa non mi soddisferà, prenderò il primo aereo diretto a Parigi per  scaricare tutto il mio carico di perfidia sul consiglio di amministrazione atariano.
Potevo non addentrarmi nell’argomento? Potevo ignorare la ribalta di questa retroconsole come ho ( un po’ ) fatto con le altre prima?

No.
Ne ho parlato con Starfox Mulder dei Bit-elloni nel pomeriggio di un caldo sabato d’agosto.

Ascoltateci.


Simone Guidi

Uomo di mare, scribacchino, padre. Arrivo su un cargo battente bandiera liberiana e mi installo nella cultura pop anni 80/90. Atariano della prima ora, tutte le notti guardo le stelle e aspetto che arrivino gli UFO.

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