Speciale estate: INTERVISTA A JEFF MINTER E LLAMASOFT Part.1

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Jeff Minter nella sua lunga carriera ha avuto alti e bassi, passando da programmatore profeta quando il mercato dei videogiochi esplodeva e i videogiochi per computer uscivano in edicola qui in Italia, a una carriera di nicchia quando gli home computer ci hanno salutato e il mercato delle console si è accartocciato su se stesso sotto il peso di Sony negli anni ’90, e persino attori di serie A come Atari e Sega faticavano a trovare la loro strada.
In questa sua carriera lunga e rispettabile anche nei giorni più bui, Jeff non ha mai rinunciato ad essere se stesso ed ha sempre inseguito i suoi sogni più sfrenati con i sintetizzatori di luce, dando il suo contributo ma senza mai imporsi alla ribalta come facevano tanti altri.
Io e Mike Arcade lo abbiamo intervistato ed è stata un’esperienza fantastica dove si è cercato di parlare di quelle cose di cui nessuno ha mai voluto parlare con lui e Ivan Zorzin, ovvero, con  LLAMASOFT.
Abbiamo parlato di Polybius che è senza ombra di dubbio il loro successo più recente. Abbiamo parlato di Bandersnatch su Netflix e del video musicale dei Nine Inch Nails.
Quello che vi posso dire adesso è che vi troverete ad ascoltare due grandissimi esseri umani. Due persone che hanno trovato un argomento che li ha impressionati talmente tanto da decide di farci un videogioco sopra. Un grande videogioco, ovviamente: Polybius.

 

Perché, ricordate, i videogiochi sono sempre il modo migliore per raccontare le proprie storie e le proprie passioni senza stracciare i maroni alla gente. E Llamasoft lo sa bene.


Simone Guidi

Uomo di mare, scribacchino, padre. Arrivo su un cargo battente bandiera liberiana e mi installo nella cultura pop anni 80/90. Atariano della prima ora, tutte le notti guardo le stelle e aspetto che arrivino gli UFO.

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