VIDEOGIOCHI ispirati ai FUMETTI BONELLi #2 con Luca Del Savio
Negli anni 80/90, fare un videogioco dai fumetti Bonelli significava essenzialmente riuscire a trasmettere le caratteristiche principali dei personaggi al pubblico generalista.
Non c’era nessuna maniacale ossessione per la forma del fumetto, le potenzialità rappresentative erano scarse e importava principalmente la sostanza.
I mezzi a disposizione erano quelli che erano. Andava già di lusso riuscire a confezionare qualcosa che potesse trasmettere l’essenza del fumetto.
C’era un lato positivo in tutto questo: fra le aspettative del pubblico a zero e il completo disinteresse delle case editrici, ci si poteva sbizzarrire in mille modi e magari tirare fuori qualcosa che oggi, nel 2024, con l’attenzione spasmodica nel confezionare un prodotto graficamente sbalorditivo e adatto a un pubblico sempre più vasto, non si può più fare.
In sostanza, qualcosa come quello che avete ascoltato nella prima parte di questo speciale dedicato ai fumetti Bonelli in versione videoludica è semplicemente impossibile che accada di nuovo.
Erano altri tempi? Certamente sì.
Erano migliori? Non necessariamente.
Il media videoludico rimaneva costantemente in secondo piano rispetto a tutti gli altri e alla fine si faceva quello che si poteva.
La tendenza cambia radicalmente con l’ingresso negli anni 2000. Piano, piano, inesorabilmente il media videoludico diventa sempre più rilevante così come la cura con cui viene realizzato, fino ad arrivare ai giorno nostri dove il videogioco è un prodotto che merita attenzione certosina al pari di una grande produzione hollywoodiana.
Ce ne continua a parlare Luca Del Savio ( che ringrazio ) in questa seconda e conclusiva cavalcata nel mondo videoludico Bonelli.
Simone Guidi
