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THE400 Mini: la vogliamo veramente?

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Delle volte rifletto sulla competenza di Emiliano Buttarelli e puntualmente vengo colto da folgoranti rivelazioni: il cuggino Emiliano è un po’ un Thomas Milian rockettaro.
Fermi, non fraintendete, ho scritto “ un po’ ”: chiaramente MetalRedStar ( questo è il suo pseudonimo di battaglia ) ha più padronanza dell’ambiente retro rispetto alla buonanima di Thomas Milian, se non altro ha le basi tecniche che mancano a qualsiasi altro attore o star della musica attualmente in circolazione ( Pierfrancesco Favino e Gali, puppate la fava ) o, almeno, il suo lavoro nell’ambiente informatico gli permette di attingere a fonti e mezzi che ad altri vengono preclusi.
The400 Mini è il nuovo accrocchio retroludico di prossima uscita ( 28 Marzo ) che promette di triggherare la nostra passione per il marchio Atari e il nostro senso di inadeguatezza verso lo stato attuale delle cose. Ci sono già i trailer pubblicitari in giro da un po’, montati e musicati da Dio, per invogliare all’acquisto tutti quei vecchietti arzilli come noi che si ostinano ad impugnare il joystick ( e qui i doppi sensi si sprecano ) invece del controller XboX.
Eppure, il cuggino Emiliano e The400 Mini hanno in comune un flebile pessimismo di fondo unito a un fattore nostalgia che a volte fa tenerezza, ma più spesso dà da pensare.
L’uscita del The400 Mini è davvero così necessaria? Il fatto di aver puntato sul modello Atari 400 è veramente la scelta giusta?
Da una parte ci sono la voglia di vedere un prodotto Atari che si allinea con tutti gli altri aggeggi Mini già usciti sul mercato fino ad ora, dall’altra il chiedersi se un prodotto come questo possa rivelarsi uno spreco di hype e di quattrini.

 

Quello che voglio dire è che, comunque vada, il The400 Mini ha il cuore nel posto giusto anche se, qui in Europa occidentale, gli manca il pubblico per far quadrare i conti. Per questo trovo che sia comunque un’iniziativa coraggiosa, tra molte virgolette.
Poi possiamo passare il tempo sui social dicendo cose tipo: « Avrebbero potuto farlo così…», «Avrebbero potuto includere quei giochi lì…». Qualcuno lo potrebbe accusare di essere arrivato fuori tempo massimo per il gran revival. Staremo a vedere.
Male che vada ce lo dimenticheremo in fretta e torneremo tutti a fare quello che stavamo facendo prima, incluso il cuggino Emiliano.

Quello che fa il cuggino Emiliano

Simone Guidi

Uomo di mare, scribacchino, padre. Arrivo su un cargo battente bandiera liberiana e mi installo nella cultura pop anni 80/90. Atariano della prima ora, tutte le notti guardo le stelle e aspetto che arrivino gli UFO.