Lo sviluppo di LUCASFILM GAMES: ZAK MCKRACKEN AND THE ALIEN MINDBENDERS

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ZAK MCKRACKEN AND THE ALIEN MINDBENDERS

 

Sapete perché vi ho fatto ascoltare uno stralcio emblematico di una famosa puntata di Ai Confini Della Realtà?
Per farvi entrare in situazione!
Sapete perché questo non è un podcast come gli altri?
Ci sono un milione di motivi, ma oltre ad essere tuttora l’unico in Italia ad essersi preso la briga di raccontarvi la storia di Atari post Tramiel (recuperate la puntata precedente ), c’è il fatto conclamato che quando sento la parola LucasFilm Games avverto un fremito interiore dopodiché immediatamente penso: « ok, devo approfondire il discorso su LucasFilm Games. Devo raccontare il più possibile e fare in modo che la sua storia sia ben chiara a tutti i miei ascoltatori». Voglio dire, non è certo il caso di agitarsi ma la voglia di urlare al mondo che i regaz di LucasFilm Games sono stati dei grandissimi prevale sempre con prepotenza.
Limitandoci anche solo alle puntate 39 e 46 con cui già avevano stabilizzato le fondamenta della narrazione, c’è stata anche la puntata 82 dedicata a Ron Gilbert e Maniac Mansion che ha scaldato i cuori e raccolto molte note di apprezzamento.
Il mio opportunismo, sì, certo, a volte latita, è vero, ma spesso non se la sente proprio di giocare coi vostri sentimenti – ha delle crisi di coscienza, e così eccomi qua. Nuovamente a parlarvi della storia di LucasFilm Games e stavolta spostando il focus su un’altro dei suoi componenti fondamentali che tanto ha contribuito alla sua fantastica eredità.
Ecco David Fox con il suo Zack McKracken And The Alien Mindbenders. Buon ascolto, sigla!

zak mckracken and the alien mindbendersDavid Fox ha lavorato in Lucasfilm Games (poi rinominata LucasArts) fin dai primissimi giorni di attività, quando, cioè, era ancora un piccolo gruppo che sperimentava nuove idee e si affermava come uno fra i principali studi di sviluppo nella storia dei videogiochi. È il terzo dipendente assunto dalla premiata forneria Lucas e ne sarebbe diventato una figura fondamentale lavorando su svariati titoli considerati classici ancora oggi. Giochi come Rescue on Fractalus!, Labyrinth ( di cui era project leader ), Maniac Mansion ( di cui era sceneggiatore SCUMM ), Indiana Jones and the Last Crusade: The Graphic Adventure ( di cui era designer e coder ), e Zak McKracken and the Alien Mindbenders di cui era project leader e designer.
Zack McKraken, appunto, è probabilmente il suo gioco preferito perché è il SUO gioco scritto in maiuscolo. È il suo universo, la sua idea. Nel lavorarci non doveva chiedere a qualcun altro se potevo fare questo o quello – lo faceva e basta, e questo lo rendeva appagatissimo. Del resto gli altri progetti a cui aveva partecipato; 2 erano basati su film, quindi la storia e i personaggi erano già ambientati e doveva per forza lavorare all’interno di un universo ben definito; Maniac Mansion e il più recente Thimbleweed Park invece erano un’idea e un concept di Gary Winnick e Ron Gilbert, quindi stava lavorando nel LORO universo – certamente divertente, ma non così liberatorio come poter fare qualsiasi cosa gli saltasse in mente.

Dunque Maniac Mansion gli aveva permesso di imparare il linguaggio SCUMM, acquisire molte skills, e dopo tutte quelle esperienze allo Skywalker Ranch, tutte quelle sessioni di brainstorming, quelle passeggiate per il ranch, quei giri in bicicletta, i pranzi, le proiezioni al cinema privato di George, insomma, David si sentiva pienamente in grado di fare un videogioco tutto suo e che sarebbe stato sicuramente in SCUMM. In Lucasfilm aevano lavorato così tanto sullo SCUMM che non sfruttarlo per fare altri giochi sarebbe stato stupido,no?
«Avevo in mente di fare un videogioco “New Age”, con dentro una robusta dose di spiritualità psichica. Ne parlai con il nostro general manager, Steve Arnold, e mi disse che conosceva la persona giusta per darmi una mano e risolvere tutti i miei problemi. »

« Mi mise in contatto con il suo amico, David Spangler, che era un guru spirituale, autore di una quantità di libri sulla spiritualità e anche una specie di psichico paracoso… paralaqualunque. Steve Mi mise su un aereo diretto a Seattle dove abitava Spangler e passai 2 giorni a casa sua a Tacoma (nella contea di Washington) vicino al monte Rainier, facendogli domande d’ogni tipo. Spangler stava assolutamente al gioco ed era felice di prendere in giro tutta la roba su cui si basava il suo lavoro. Il fatto che nel gioco comparisse il monte Rainier che poi è il luogo del primo avvistamento di UFO negli Stati Uniti, e la presenza della faccia su Marte sono due delle idee arrivate da lui.
Decidemmo di mettere qualsiasi cosa si potesse anche lontanamente definire “new Age” nel gioco, incluso anche cose completamente fuori di testa che oggi come oggi potrebbero essere tranquillamente definite come “cospirazioniste”. Al tempo però, neanche ci facemmo caso. Volevamo solo usare quelle storie assurde e irriverenti per stuzzicare la fantasia del giocatore.
Tirammo giù una lista e decidemmo che la storia si dovesse svolgere in alcuni luoghi ben definiti e particolari, ovvero: »

  • Stonehenge
  • Il luogo del primo avvistamento UFO in USA nel 1947
  •  Le piramidi e la sfinge d’Egitto
  • Le rovine Maya
  • Le statue peruviane degli “antichi alieni”
  • Le rovine di Atlantide
  • Il triangolo delle Bermuda
  • La faccia di Marte ( una notizia che aveva girato e fatto discutere parecchio al tempo della lavorazione del gioco)

Una volta scritto il documento con i contenuti salienti del videogioco, David inizia il lavoro che porta alla creazione di “Zak McKracken And The Alien Mindbenders”.
Quando però la documentazione viene trasmessa agli altri game designer ( sentire le opinioni di tutti era una pratica di uso comune in Lucasfilm Games ) Ron lo vede e pensa che in termini di umorismo  eh no, proprio non ci siamo. C’è bisogno di renderlo più divertente e comincia a modificarlo.
Tanto per incominciare l’idea di un reporter come protagonista è presente fin dall’inizio nel documento del gioco, così come il titolo che deve essere “Emily chase and the news guy”. Il reporter si dovrebbe chiamare Jason ed è un giornalista molto mainstream e serioso.

Alla ricerca di modi per potenziare l’assurdità del tutto, nelle sessioni di brainstorming salta fuori l’idea di trasformarlo in un giornalista da tabloid con un nome assurdo “Zak McKracken”. Un nome che adesso identifica un giornalista da tabloid invece che un rispettabile reporter mainstream. Un nome strano e insolito per alzare il volume del bizzarro in tutto il gioco. Un nome che per riuscire a concepirlo si apre l’elenco telefonico di Marin Country e si pesca un nome e un cognome a caso che sembrino adatti a stare insieme. Viene poi aggiunto nel titolo il riferimento agli alieni che sottomettono le menti e obbligano gli umani ad essere più stupidi di quanto normalmente già non siano.
Molti aspetti del gioco, per esempio il televisore con lo schermo gigante e la Cash Card che è sostanzialmente un Bancomat, oggi appaiono normali. È facile dimenticarsi che facevano parte del lato futuristico dell’avventura e adesso sono realtà di tutti i giorni. È altrettanto bello vedere che nei tabloid odierni è facile leggere notizie identiche a quel che sono state piazzate nel gioco, compresa quella riguardo alla faccia su Marte.

La trama del gioco vede Zachary “Zak” McKracken, un giornalista che lavora per un giornale scandalistico (il National Inquisitor), che tenta di salvare il mondo distruggendo una diabolica macchina creata dagli alieni. La macchina sta, lentamente ma inesorabilmente, riducendo l’intelligenza degli abitanti della Terra sfruttando la rete telefonica. La cosa divertentissima è che gli alieni si aggirano sulla Terra “travestiti” con i classici occhialoni e baffi finti da carnevale. Per sconfiggerli, Zak deve recuperare i pezzi di un antico manufatto alieno sparsi per il mondo e anche su Marte!

«Volevo che il giocatore avesse la sensazione che quelle cose potessero accadere, volevo che la gente riflettesse sugli elementi new age. Anche se era una storia di fantasia, volevo che fosse sufficientemente reale per far pensare alle persone che forse esisteva un modo per connettersi mentalmente agli animali o teleportarsi, e che magari esistesse davvero una gigantesca cospirazione aliena. Ed era tutto strutturato in quel modo, con Zak che scopriva i vari segreti assieme al giocatore e, come il giocatore, inizialmente era scettico.» dice David Fox in un intervista.

Una curiosità, dopo l’uscita del gioco in Lucasfilm arrivò una lettera di un fan:

“Caro signore, sto restituendo questo gioco, “Zack McKracken” perché l’ho trovato estremamente inadatto. L’eccellente giocabilità e grafica del gioco accentuano ulteriormente il vero problema: Il gioco è saturo di insegnamenti e concetti che riguardano il satanismo e la New Age. Quello che segue è quanto di controverso io e altri abbiamo trovato:
Meditazione, magia, un medium, un guru spirituale, una persona che si converte a una religione pagana, una razza superiore di guardiani antichi, una religione superiore a tutte le altre nel mondo e nel tempo. comunicazione con gli alieni tramite sogni,  trascendenza dal corpo e connessione psichica con animali, cambiamenti di coscienza, superiorità della mente sulla materia, teletrasporto, telepatia, controllo mentale alieno.
Non solo trovo discutibili questi falsi insegnamenti, ma considero il fatto di averli presentati con umorismo e nella forma di gioco una cosa estremamente pericolosa. Nessuno di questi temi è stato anticipato sulla copertina del gioco. Vi imploro di esplicitare questi elementi in modo da avvertire i compratori che questo è un gioco New Age che tratta temi religiosi. Essendo io un consulente informatico e anche seminarista part-time ho degli obblighi verso gli altri a questo riguardo. Aspetterò una sua risposta prima di decidere come eseguire li mio dovere e avvertire più persone possibile.
Era un reverendo e aveva ragione. Il gioco conteneva esattamente tutto quello che aveva citato nella lettera.
In risposta Pubblicammo la lettera sulla nostra fan magazine e ci assicurammo che il suo messaggio arrivasse a più persone possibile come del resto era nelle sue intenzioni fare.

TRIVIA
La copertina della scatola del gioco fu disegnata da Steve Purcell, già autore di fumetti affermato e diventato successivamente un regista Pixar. È stato co-regista e co-sceneggiatore di BRAVE, e regista televisivo di un corto natalizio dedicato a Toy Story.
L’appartamento di Zak è il numero 5858, che è anche il numero sul cancello dello Skywalker Ranch.
Il conto di Zak ammonta a di 1138 dollaroni. Il primo film di George Lucas si chiamava THX-1138.
Alcune delle incisioni all’interno della Sfinge sembrano sospettosamente dei TIE-Fighters di Star Wars

FONTI:

https://mixnmojo.com/features/sitefeatures/LucasArts-Secret-History-2-Zak-McKracken-and-the-Alien-Mindbenders/3

https://www.articy.com/en/interview-david-fox/

https://it.ign.com/classici-punta-clicca/102515/interview/unavventura-alle-origini-di-lucasarts-con-david-fox


Simone Guidi

Uomo di mare, scribacchino, padre. Arrivo su un cargo battente bandiera liberiana e mi installo nella cultura pop anni 80/90. Atariano della prima ora, tutte le notti guardo le stelle e aspetto che arrivino gli UFO.

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